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Premessa:

L’idea di questo libro ha radici lontane. Come giornalista prima, come responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Cisterna di Latina poi, ma soprattutto come appassionato della storia e cultura del territorio dove risiedo, è nata e si è consolidata nel tempo l’amicizia con coloro che, non senza sacrifici ma tanta passione, promuovono e tengono in vita gli usi e i costumi del buttero di Cisterna e dell’Agro Pontino.

Il libro nasce da una doppia constatazione: l’assenza di testi monografici sulla figura del buttero romano e pontino; la reiterata erronea attribuzione di un avvenimento di grande rilevanza per la storia dei butteri e cioè la sfida tra questi ed i cow-boys di Buffalo Bill.

Inizierei, brevemente, da quest’ultima.

Nella mia attività di Ufficio Stampa del Comune di Cisterna di Latina mi sono trovato spesso a dover chiedere per conto dell’amministrazione la rettifica sull’errata attribuzione dell’episodio avvenuto a Roma l’8 marzo 1890 e che ha visto come grande protagonista Augusto Imperiali. Nella maggior parte dei casi, l’impresa viene attribuita ai butteri toscani, più specificatamente del grossetano. Altre volte a quelli dell’alto Lazio.

Ricevere l’attenzione dei direttori della testata, mi costa non poche telefonate, fax, e-mail, lettere e produzione di documenti che comprovino la veridicità della nostra versione dei fatti, o meglio, della Storia. Alla fine, più per sfinimento, dedicano alla rettifica qualche manciata di righe o secondi. Ma di lì a poco tempo trascorso, quando una troupe si aggira dalle parti della Toscana, si ricomincia tutto daccapo.

Eppure una domanda a me sorge ogni volta spontanea: nessuno si chiede per quale motivo i butteri toscani avrebbero dovuto sfidare Buffalo Bill trasferendosi a Roma l’8 marzo 1890 quando due giorni dopo il Wild West Show piantava le tende a Firenze?

Il caso più eclatante è certamente avvenuto nell’ottobre 2004, nel corso del programma televisivo di Rai Uno “Ma il cielo è sempre più blu” condotto dallo showman toscano Giorgio Panariello.

Nella sua prima puntata, in onda il 16 ottobre nella fascia di prima serata del sabato sera (dati Auditel registravano 7 milioni 946mila di audience, 31,87% di share, oltre 19 milioni 263mila contatti nella fascia oraria dalle 21 alle 23), Panariello tenne una simpatica gag indossando i panni di un ingenuo buttero che sfidava, vincendolo, l’attore americano Kevin Costner al toro meccanico. Proprio come, aggiungeva Panariello con spiccato accento toscano «quando che Buffalo Bill (…) che viense in Toscana (…) i butteri vinsero». Cittadini, butteri, sindaco di Cisterna e tanti altri a conoscenza di come i fatti avvennero realmente fecero un balzo dalle poltrone. Il sindaco si attaccò subito al telefono, io ad internet, per chiedere immediatamente una rettifica in diretta. Nulla.

 

Seguì un’intensa settimana di lavoro tra conferenze stampa, riunioni, comunicati, lettere tutto per chiedere una doverosa rettifica altrimenti avrebbe fatto seguito un’azione legale per risarcimento danni alla comunità di Cisterna. La notizia fu ripresa dalle agenzie di stampa e fu oggetto di servizi giornalistici, radiofonici e televisivi su reti nazionali.

Risultato? Dopo qualche settimana arrivano brevi frasi di rettifica ad inizio trasmissione, salvo poi, sempre Rai Uno, nel novembre 2005, commettere la solita errata attribuzione.

Altra domanda che mi sono posto è stata: come è possibile che questo errore storico torni ogni volta a ripetersi? Non si tratta, dunque, di ‘incidenti’ di percorso, della superficialità di qualcuno, ma di una vera e propria lacuna.

La risposta a questa domanda è andata a convergere con la prima constatazione di appassionato di storia locale: l’assenza di testi su cui documentare il personale interesse sui butteri di Cisterna e sulla sfida con Buffalo Bill, che non fosse la favolistica trascrizione del racconto di qualcuno ma una ricostruzione degli avvenimenti basata su documenti storici.

Da qui è iniziata una difficoltosa ricerca nel tentativo di tracciare, nel modo più completo e documentato che mi fosse possibile, l’universo entro cui il buttero della palude pontina e della porzione sud della Campagna romana (allora Cisterna era di Roma) viveva, operava, moriva.

Molto difficoltosa, ma al tempo stesso appassionante, è stata la ricerca di atti che mi aiutassero a ricostruire esattamente la sfida vinta da Augusto Imperiali. Una ricerca condotta con ripetute consultazioni di microfilm della stampa dell’epoca, degli archivi storici pubblici e privati.

La speranza è quella di poter offrire un’opera documentaria in grado di soddisfare l’interesse e la conoscenza sull’umile ma audace buttero di Cisterna e dell’Agro Pontino.

Un contributo quindi a sanare la disinformazione e correggere la distorsione storica circa la sfida dell’8 marzo 1890 tra Buffalo Bill ed i butteri capeggiati da Augusto Imperiali, fornendo, al tempo stesso, uno  stimolo e una  base per ulteriori approfondimenti documentari e storici sull’argomento.